Un viaggio che sa di sinergie, di passione, di legami e di amicizia

Il viaggio di lando'

 

La storia di Il Viaggio di Landò sa di sinergie, di passione, di legami e di amicizia.
David Landini, enologo ed agronomo toscano, con il supporto di Roberta Perna e con la collaborazione del noto fumettista e giornalista Sergio Staino, ha dato vita ad un progetto enologico molto particolare, che affonda il suo pensiero e traccia il suo percorso nella ricerca di antichi vigneti da cui ottenere vini prodotti nella maniera più naturale possibile e specchio veritiero del territorio di appartenenza.

Prima Fermata 2020, la prima tappa di questo bel viaggio, è un canaiolo in purezza proveniente da una vigna di 90 anni nella campagna toscana.

Il nome del progetto e del vino ed il racconto di questa nuova avventura sono state curate da Roberta Perna, giornalista ed esperta di comunicazione vinicola, mentre l’etichetta si avvale della firma di Sergio Staino, amante del vino e della buona tavola, che ha creato un disegno che vede come protagonisti i due personaggi a lui più cari, Bobo e Bibi. In questa illustrazione senza tempo Bobo e Bibi incarnano la gioia del bere bene, della natura e dell’amore universale, insieme su di un landò senza briglie nè freni. Il Viaggio di Landò rappresenta così un paziente e meticoloso percorso di ricerca, dal passo lento e privo di fretta. È come se la strada verso i vigneti più antichi avvenisse su di un’antica carrozza, il landò, il cui nome evoca anche il soprannome di Landini, Lando, e simboleggia insieme l’importanza di un calmo respiro che conduce ad una più profonda ed introspettiva consapevolezza della vita e lo sguardo verso il passato che narra come il vino fosse fatto un tempo, senza artifizi nè scorciatoie.

Prima Fermata proviene da un piccolo vigneto in località Palaia, in provincia di Pisa. Da esso Landini ha ottenuto, per l’annata 2020, appena 3000 bottiglie numerate in etichetta.

La vendemmia è rigorosamente manuale e vede una selezione attenta dei grappoli ed un loro trasporto diretto in cantina in piccole cassette, così da preservare al meglio la materia prima. I grappoli, in assenza di ossigeno, vengono caricati in vasca e sono in parte diraspati (60%) ed in parte interi (40%) così da esaltare le caratteristiche distintive del canaiolo. Le fermentazioni avvengono in serbatoi di acciaio inox con lieviti indigeni.
Dopo una macerazione di qualche settimana ed una leggera pressatura delle uve il vino staziona per alcuni mesi nei tini e successivamente in bottiglia, per essere poi messo in commercio.

David Landini, classe ’75, è dottore in agraria ed in enologia. Dal 2015 è amministratore e direttore tecnico di Villa Saletta, fattoria a Palaia (Pi) di oltre 1000 ettari composta da boschi, vigneti, uliveti, campi coltivati a grano ed erbe aromatiche, tartufaie, pioppete, un borgo del trecento e diversi casolari. Tra le esperienza lavorative passate più significative quella da Frescobaldi dal 2003 al 2007 come agronomo nelle aziende del Mugello (Pomino, Fattoria di Corte, Fattoria Senni, Il Palagio), quella da Antinori dal 2008 al 2014 come agronomo ed enologo interno per le aziende Tenuta di Monteloro, le Mortelle, Le Rigattaie/Val Mora, Castello di Fosini e quella con il Gruppo Bertani Domains, nel 2014, come responsabile tecnico ed aziendale delle tenute toscane a Montalcino, Montepulciano ed a Castellina in Chianti.

Comunicazione a marketing sono stati affidati all’agenzia Roberta Perna Comunicazione Enogastronomica.

Il Viaggio di Landò
via Enrico Fermi 14 – 56036 Palaia (Pi)
Tel. 338 1862053
Mail david.landinipt@gmail.com
www.ilviaggiodilando.it

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