Matteo Donati, un indirizzo imperdibile per chi il pesce lo ama alla follia
Mangiare bene in Maremma… Mi costa dirlo, viso che è la mia terra natia, ma è un’impresa non sempre facile, soprattutto se l’argomento è il pesce che noi maremmani, popolo di cacciatori e meno di pescatori, abbiamo sempre un po’ snobbato.
Ogni estate succede poi, ormai da anni, la stessa cosa: cominciano ad arrivarmi molte richieste da conoscenti, amici e parenti, sul dove andare a mangiare del buon pesce senza rischiare di dover prendere un mutuo in banca, e visto la carestia di posti che valgono, il consiglio diventa un’ardua impresa. Se però scovo indirizzi intriganti, allora sale l’euforia e la voglia di parlarne.
Si chiama Donati e si trova a Castiglione della Pescaia (Castiglioni per noi indigeni), poco prima di arrivare al porto venendo da Marina di Grosseto. Al timone del ristorante, ed anche del piccolo hotel di proprietà da sempre della sua famiglia, c’è Matteo, giovane chef ancora non arrivato ai quaranta, che però ha così tante esperienze da raccontare che in men che non si dica appare, a chi lo ascolta, come un veterano.
Alain Ducasse è stato il suo maestro, colui che gli ha dato gli ingredienti per dare vita ad una cucina che oggi appare bella agli occhi quanto ammaliante al palato. Accanto al grande chef francese Matteo ha vissuto sia un’esperienza a Parigi di un anno e mezzo, sia un’esperienza di sei mesi all’Andana, di proprietà Terra Moretti, a pochi chilometri da Castiglione della Pescaia.
Ma dopo aver tanto girovagato Matteo ha sentito forte il richiamo alle sue origini, a quell’Hotel Ristorante che lo ha abbracciato fin da bambino, ed il bisogno di ritornare ad un ritmo di vita più lento, lontano dallo stress delle stelle e delle grandi brigate.
Il ristorante è arredato in maniera minimale, con tovaglie cru ed un’apparecchiatura sobria. Su di una parete all’ingresso è visibile un’altra passione di Matteo, quella per la fotografia, con alcune immagini da lui scattate in luoghi che lo hanno accolto e che lui ha amato, come la Maremma ed alcune grandi metropoli.
Sessanta i posti a sedere, purtroppo nessuno spazio fuori, se non quello dedicato alla gastronomia; una bella idea di Matteo dove in estate propone, a prezzi ammiccanti, piatti espressi dalla cucina da portare via oppure da mangiare nei tavoli sotto la piccola veranda.
Il menù proposto, che Matteo cucina dietro ad un grande schermo che ricorda un acquario, è piccolo ma centrato. Poca quindi la scelta, ma capace di accontentare tutti, o almeno chi non è approdato qui con l’idea del “famolo strano”.
Abbiamo cominciato con il Calamaro e gamberi al vapore, carciofi e mandorle, una portata semplice, eseguita magistralmente, che rivela l’ottima qualità della materia prima.
Il polpo stufato con passatina di cannellini e chips di guanciale è stato un’altra piacevolissima sorpresa, composta da un connubio intrigante ed inusuale che riesce a fare andare più che d’accordo il pesce con la carne.
Per finire un fuori menù con il pescato del giorno: Spaghetto alla chitarra e triglie, in cui si avvertiva un po’ la mancanza di spinta e di anima, anche se forte di una materia prima di qualità, di una cottura perfetta del pesce e della pasta, e di una presentazione deliziosa.
I dessert sono anch’essi semplici, in accordo con la linea di Matteo che conosce bene la sua clientela con la quale non è possibile osare troppo (anche se io spero vivamente che cominci ad osare un po’ di più e faccia ricredere chi teme “l’andare oltre i classici clichè”). Abbiamo assaggiato il Latte alla portoghese, caramello, sciroppo d’acero e peperoncino disidratato, ingrediente che regala quel qualche cosa in più capace di respingere la banalità.
I prezzi sono più che giusti e le porzioni piuttosto generose: antipasti a circa 11 euro, primi sui 13 e secondi, tra cui fritto di pesce, cacciucco e grigliata, sui 15 euro. Per il menù completo, dove è presente anche qualche piatto di carne, potete visitare il sito donatitoscana.com che però, ahimè, non rende giustizia al locale ed all’estetica delle creazioni di Matteo.
La carta dei vini, con ricarichi corretti, è un giro soprattutto tra le cantine della Maremma, anche quelle meno note, ed è rivolta ad una clientela che non vuole osare, né spendere troppo.
Il servizio è ciò che di meglio si possa desiderare: in sala c’è Francesco, capace ed attento, che sa coccolare splendidamente gli ospiti, senza mai essere freddo e distaccato, ma neanche invadente. Una di quelle figure in sala che… Beato chi ce l’ha!
RISTORANTE DONATI
Via Ansedonia, 69
Tel. +39.0564.939347
Castiglione della Pescaia (GR)
info@donatitoscana.com
Lascia un commento