Come non ti ingrasso…Almeno per adesso

Un'immagine di Roberta sorridente mentre sorseggia un calice

Mi dicono tutti “Bello il tuo lavoro, sempre in giro per ristoranti a mangiare cose deliziose”. E’ bello sì, ma per farlo ci vuole un fisico bestiale. E come in tutte le cose meravigliose c’è il risvolto della medaglia, come quello del grasso che avanza e che aborri quanto una parmigiana con le melanzane grigliate. Visto che mi chiedono in tanti come faccio a mantenermi in forma, oggi vi svelo il mio stile di vita, che vi premetto che qualsiasi nutrizionista, o semplicemente sano di mente, boccerebbe senza starci troppo a pensare.

Partiamo dalle premesse che, se c’è una giustizia divina, io sono la prova vivente. I chili di troppo hanno sempre fatto parte della mia vita, insieme alla cioccolata, ai fritti ed al carboidrato ben condito: bambina dalla fame irrefrenabile, che il sabato pomeriggio invece di giocare con le amiche preferiva andare a fare la spesa con la mamma e comprare ogni volta qualche formaggio o salume nuovo da testare, sono sempre stata ciò che si può definire educatamente “lo specchio della salute”. Arrivata alla taglia 50 all’età di 23 anni, dopo essermi rivista in un filmato ed essermi scambiata per lo stregatto, mi sono messa a dieta e sono finalmente dimagrita. Ma poi è arrivata la dura prova: reggere il peso semi forma nonostante un lavoro in cui lo slogan è “mangiare e bere come se non ci fosse un domani”. Ed è qui che arriva la giustizia divina. Oltre 12 anni che faccio questo lavoro e sono addirittura riuscita a dimagrire un altro po’. Tenia, direte voi. E l’ho pensato anch’io, ma non è così; ho indagato.

Ho scoperto, testandolo sulle mie maniglie dell’amore, che si può andare a cena fuori – e mangiare abbondantemente anche 4/5 volte a settimana senza lievitare, ed è un godimento senza fine.
Cominciamo dalla mattina: se esco per fare una passeggiata (almeno una quarantina di minuti) oppure se verso le 12 vado in piscina (circa 2/3 volte la settimana nuotando 50 minuti di fila su e giù a mo’ di psico) allora mi merito una pasterella al bar. Tra le mie preferite il budino di riso, oppure il cremino, quando fa freddo e sono depressa. Se non muovo il sedere, allora colazione in casa, in punizione, con una merendina light (ebbene sì, un troiaio ogni tanto me lo mangio anche io ed ancora non sono morta).

A pranzo esce fuori la napoletana che è in me ed ecco nascere sul fuoco, in inverno meravigliose minestre partenopee: pasta e cavolo, pasta e zucca, pasta e piselli, riso e verza, riso e lenticchie. Oppure, in estate, insalate con uova sode, tonno, prosciutto cotto, pane e pomodoro, pasta o riso con olio e parmigiano. Mangio e poi, se ho tempo, pennico, perché la pennica, a parer mio, fa dimagrire. Rilassa, rigenera, ed aiuta a digerire (lo so che state pensando sia pazza, ma voi dovete guardare i risultati!). Il pomeriggio una frutta, se mi va, e se mi viene un attacco di fame aggressivo mi attacco alle gallette di riso o mais; tristi ma tattiche. Se sono giù, invece, sgranocchio qualche tarallino, che si gonfia nella pancia, fa spessore, e blocca ogni appetito. La sera, se non esco, cosa rara, verdura a pioggia battente e poi un secondo, tipo carne (adoro il pollo arrosto e soprattutto la pelle croccante), salmone, acciughe sotto pesto, formaggi (pochi, però max 50 gr), pesce e, soprattutto pane, perché io da quello proprio non mi ci stacco! Non tanto eh, tre o quattro fettine tagliate sottili, bianco o integrale che sia, ma sulla tavola ci deve essere. Se esco, invece do libero sfogo alle mie voglie e mangio e bevo senza pentimenti, né controllo. L’unica cosa a cui guardo in questo caso è il pane: cerco di limitarmi, ma lo assaggio sempre.

Riassumendo: vita movimentata (almeno due volte a settimana uno sport semi serio e camminate a passo sostenuto. Devi scendere a comprare il detersivo per i piatti? Scegli il supermercato più lontano e vacci a piedi), cercare di non mangiare fuori pasto, non cadere in stupide tentazioni tipo snack o cose simili, andarci piano con i dolci e la cioccolata (ne mangio due cubettini al giorno e sono dell’idea che… Poca ma buonissima!), muoversi in maniera veloce e scattante tipo felino nulla savana, dormire un minimo di 8 ore al giorno (almeno in questo lasso di tempo è sicuro che non mangi), evitare cibi che si digeriscono in un batter d’occhio e fare, quanto più possibile, l’amore. Ma soprattutto, nutrirsi di cose di qualità!

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